Progettazione e Sviluppo di Sistemi Informatici

Scopo di questa mia riflessione è di stimolare la progettazione e lo sviluppo di sistemi informatici su due differenti tematiche operative.

a) La prima è quella di promuovere iniziative, per giovani anziani anche parzialmente disabili, per aiutarli ad accedere alla prima formazione informatica  (inclusa l’informatica attraverso computer e telefonini portatili). Anche per combattere in positivo il diffuso rischio di cadere in solitudine involontaria. Tale tipo di promozione potrebbe essere avvio quale autonomo sviluppo di nuovi programmi di assistenza sociale integrata a programmi di e-Care e di altri programmi di partecipazione attiva  dentro  altre attività di CUP 2000.
b) La seconda tematica è quella di destare l’interesse di imprese informatiche, dopo il recente successo dei telefonini anche per trasmettere SMS, e dopo nuovi lanci, affinché esse siano avvertite e svegliate all’ipotesi per un nuovo futuro  mercato che può aprirsi a parti della popolazione servita da sistemi alla comunicazione e col supporto di  strutture connesse a nuovi programmi assistenziali.

L’intento iniziale di questo studio ha implicite scelte: anzitutto  la crisi ormai cronica del sistema di welfare tra Stato e mercato, spinge ad operare una coraggiosa anche se dura transizione dalla società industriale, con mix crescenti tra stato e mercato, ad una società di servizi. La quale società di servizi non può essere risolta solo su “un set fisso di funzionalità” ma ha da aprirsi ad una partecipazione, per quanto possibile creativa di innovazioni solidaristiche.    Si tenga a mente che, nel corso di continui sviluppi, tanti  utenti e pazienti anziani e loro famiglie sono stati stimolati dal  sistema pubblico di CUP 2000 ad accedere ai call center, per controllare le informazioni e gli esiti delle loro domande di accesso alle liste di attesa. A tal punto da aprire agli utenti anche servizi in reti Internet. E  ciò  per incidere sui poteri tecno-burocratici e cartacei del sistema regionale, e aprire sempre più utenti del SSN e loro sindacati a  collegarsi con i call center onde ridurre le liste d’attesa sanitaria, mediante  l’uso di nuove tecnologie.

Sono stato relatore, insieme al direttore generale di CUP 2000, M. Moruzzi, il 16 giugno ad un convegno promosso da CGIL -SPI Bolognese: “L’innovazione tecnologica per gli anziani”. Mi ha avvicinato un gruppo di convegniste  che si sono dichiarate anziane junior: mi hanno sollecitato ad aiutarle per andare oltre su tale cammino formativo. E so da Alessandro Alberani, segretario provinciale della CISL di Bologna, che da mesi ha avviato regolari corsi di informatica per suoi associati anziani junior.

Vorrei concludere  con un appello  anche alle imprese private informatiche – Sappiamo che portano avanti  nuove tecnologie di ICT specie con la diffusione dei telefonini cellulari la cui diffusione è quasi  pari al numero degli abitanti.

Vediamo che, anche con sollecitazioni avviate dall’interno degli operatori di CUP 2000, si comincia a percepire che un mercato anche di telefonini può aprirsi anche  con supporti comunitari. Vediamo di non aggravare il digital divide tra le generazioni. Il progresso delle tecnologie comunicative private assorbe  tantissimo i giovani mentre i vecchi sono sempre più emarginati  e, ahimé ,sono sempre più consumatori delle TV tradizionali unilaterali.

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