Coronavirus: è tempo di eCare, come aveva previsto vent’anni fa Achille Ardigò

Eravamo all’inizio del nuovo millennio, vent’anni fa, e Achille Ardigò si era trasferito in un piccolo ufficio a Cup2000, in via di Borgo San Pietro a Bologna. Aveva lasciato prima l’Università per pensionamento e poi la direzione dell’Istituto Rizzoli (dove è stato per diversi anni Commissario). Voleva stare con noi per progettare delle innovazioni ‘socio-tecniche’ ‘dal lato del cittadino’ (frase che sottendeva: non per la burocrazia). Così nacque l’eCare di Cup2000,  un sistema semplice, basato su un call center di operatori sociali qualificati che rispondevano al telefono a oltre 5000 anziani che chiamavano da casa per ogni esigenza. Sanitaria, socio-sanitaria o soltanto per una richiesta di aiuto. L’idea era di estendere il sistema a tutta l’Emilia Romagna, ma trovammo l’opposizione di una agguerrita burocrazia politica e amministrativa regionale. Il progetto ha potuto però sopravvivere per l’interesse del Comune di Bologna e ora continua a funzionare e risulta particolarmente prezioso.

nella forte: un articolo di La Repubblica Bologna di Oggi.

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